Alfredo Raponi Via Orchi ,25 - 06030 - Capodacqua di Foligno - Pg. Tel. 0742 314398 |
Alfredo Raponi
ViaOrchi ,25 - 06030 - Capodacqua di Foligno - Pg.
Tel. 0742 314398
PRIMA PARTE
GLI INIZI DELL’ATTIVITA’ ARTISTICA
Alfredo Raponi nasce a Foligno (Perugia) il giorno 8 settembre 1948, in un
periodo in cui la città è appena uscita dalla guerra e sono ancora ben visibili
i segni dei recenti bombardamenti aerei , ma anche i primi timidi segnali di
ricostruzione.
Egli è l’unico figlio di un impiegato presso le locali officine grandi
riparazioni delle Ferrovie dello Stato mentre la madre, pur amante della
cultura, è costretta, in quanto donna, a rinunciare agli studi e a lavorare in
casa come casalinga , accudendo anche ai propri genitori ed al proprio fratello
celibe.
Poco dopo la morte della nonna materna, nel 1953 la famiglia si trasferisce dal
centro storico di Foligno nell’immediata periferia, oltre il fiume Topino, in un
edificio di recente costruzione di più alloggi, ma ancora circondato (
l’espansione della città non era ancora iniziata) da molti spazi verdi, nei
pressi dello Zuccherificio.
Già all’età di cinque anni, Alfredo viene iscritto alla prima classe delle
elementari.
A dieci anni si iscrive alla prima classe delle medie inferiori : ed è proprio
in questi anni che egli inizia a manifestare, assecondato in ciò dagli
insegnanti,.
un singolare interesse per l’arte .
Compie così, da autodidatta, le prime esperienze artistiche (pur ostacolato dal
padre che osserva tutto ciò con un certo scetticismo) : si procura da solo i
colori , acquista libri e manuali tecnici, costruisce con materiali di fortuna
reperiti in un deposito, il suo primo cavalletto, sperimenta materiali e
tecniche nuovi e prepara da solo , adattandoli alle diverse tecniche, i supporti
più adatti.
Ottenuta la licenza media, dal 1961 frequenta con profitto il liceo classico,
incoraggiato alla scelta dalla forte predisposizione per le discipline
umanistiche e per la storia dell’arte.
Del 1962 (all’età di 14 anni) sono le prime partecipazioni ufficiali a mostre
collettive nel folignate , cui partecipano artisti come Maceo, Norberto,
Bruscoli, Frappi.
Alfredo, sin nelle prime opere realizzate, già svolge una personale ricerca
volta a interpretare la realtà, non soltanto attraverso il colore, ma
soprattutto attraverso la corposità e la ruvidezza dei materiali meno canonici
(tessuti, ritagli di carte stampate, stucchi…): utilizza supporti diversi come
la carta, la tavola, la tela su telaio, la tela su tavola.
PITTURA DI GENERE : IL PAESAGGIO
Ma è dal 1963 che Alfredo decide di impegnare totalmente il tempo libero dallo
studio, in mostre (anche concorso) in Umbria e fuori dei confini regionali,
affrontando, spesso con grande sacrificio, lunghi viaggi di trasferimento nelle
località sede degli eventi artistici.
LA SUA PRIMA AFFERMAZIONE
Così, il 30 luglio 1965 (17 anni non ancora compiuti) una giuria di critici e
artisti di chiara fama gli assegna il primo premio per la sezione “olio” alla
terza edizione del Premio “Paolo Bontulli da Percanestro” a Serravalle del
Chienti (Macerata)
“per l’armonia della composizione e la morbidezza del colore”.
Ottanta sono le opere partecipanti e gli artisti provengono da varie regioni
d’Italia.
PITTURA DI GENERE : L’ARTE SACRA
Nel settembre dello stesso anno Alfredo conferma anche nel genere “Arte Sacra”
le proprie capacità : la giuria della Mostra d’Arte Sacra allestita in occasione
del III° Congresso Eucaristico (nel salone centrale del Palazzo Comunale di
Spello) presieduta dal Prof.Enzo Rossi di Roma, noto critico d’arte e pittore, e
composta tra l’altro dalla Dott.ssa Pia Bruzzichelli, gli assegna il quarto
premio per l’opera “Questo è il mio corpo dato a voi”.
LA SUA PRIMA MOSTRA PERSONALE
Alfredo ottiene così, in rapida successione, molti altri riconoscimenti, finchè
nel novembre del 1965, è invitato ad esporre le proprie opere nel salone
centrale del Circolo Cittadino di Trevi (Pg), assieme ai maestri spoletini
Marino Ceccarelli e Sergio Bizzarri : lusinghieri sono i commenti dei critici e
del pubblico.
UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO ALLA VIGILIA DEL SUO TRASFERIMENTO A FIRENZE
Ma è nel 1966 che Alfredo ( mentre si accinge, conseguita la maturità classica,
a trasferirsi a Firenze per intraprendere gli studi di architettura ) consegue
uno dei riconoscimenti più ambiti : è il primo premio ex-aequo al Premio di
pittura ex-tempore “Riviera del Cònero” ad Ancona, una delle rassegne più
prestigiose in Italia. La giuria presieduta dal notissimo critico d’arte Renzo
Biasion, seleziona oltre duecento artisti italiani e stranieri partecipanti :
sono presenti i maestri Giancarlo Cazzaniga di Milano, Nazzareno Cugurra di
Roma, Salvarani e Zaccarìa di Modena, Simionato e Rossini di Ancona, Bedeschi di
Faenza.
Un anno dopo , nel settembre 1967, partecipa invitato ad una delle rassegne più
prestigiose di arti figurative in Italia : la IX^ edizione del Premio Marche –
Mostra Biennale Nazionale di pittura,scultura e bianco e nero.
IL PERIODO FIORENTINO
I primi due anni di università (1966/67 e 1967/68), sono per Alfredo
estremamente faticosi : Firenze è in questo periodo una delle città europee
culturalmente più importanti ma , ferita dall’esondazione del fiume Arno nel
novembre 1966, vive uno dei periodi più tragici della propria storia.
Da una parte c’è la necessità di frequentare le lezioni universitarie,
dall’altra sono le difficoltà di trovare una sistemazione confortevole che renda
possibili le lunghe ore di studio e di lavoro al tavolo da disegno, dall’altra
ancora , ma non ultima, l’antica passione per la pittura e la necessità di
utilizzare ogni residuo tempo libero per tornare a Foligno e proseguire la
ricerca iniziata.
UNA NUOVA AFFERMAZIONE
E’ il 28 luglio 1968 e Alfredo partecipa alla X^ Edizione del Concorso Nazionale
di pittura “Riviera del Cònero” intitolata al pittore Ampelio Tettamanti : 360
sono gli artisti italiani e stranieri partecipanti e la giuria presieduta dal
Prof. Gastone Breddo, Direttore dell’Accademia di Firenze è anche composta, tra
gli altri, dal Dr. Giorgio Mascherpa critico d’arte di Milano.
La Voce Adriatica ed Il Resto del Carlino, il 29 luglio titolano : Alfredo
Raponi vince la 10^ ex tempore del Conero e “ad Alfredo Raponi il Premio
Speciale Ampelio Tettamanti”. E’ un riconoscimento senza precedenti.
Qui conosce i maestri Antonio Bazzoni di Aulla, Giuseppe Gagliardi di Bologna,
Guido Onofri di Ravenna, Vito Montanari di Terra del Sole, Primo Tamagnini di
Prato, Elvio Cornacchia di Ravenna ed altri.
Nel settembre del 1968 partecipa alla XXI^ edizione del prestigioso Premio
Suzzàra (Mantova ).
Nel frattempo a Firenze Alfredo , superate le iniziali difficoltà di adattamento
, rese più problematiche, come si è detto, dalle conseguenze dell’alluvione,
frequenta i luoghi d’arte della città e le più importanti gallerie d’arte
moderna : la Galleria Pananti di Piazza Santa Croce, la Casa di Dante in Via
Santa Margherita, la Galleria “Palazzo Vecchio” in via Vacchereccia, la Galleria
Flori di Via Martelli, la Galleria Santa Croce nell’omonima Piazza, la Galleria
d’Arte Internazionale in via Tornabuoni, la galleria Il Vaglio di via Martelli.
Conosce e studia in particolare le opere di Carlo Mattioli, Antonio Possenti,
Renzo Grazzini, Riccardo Guarnieri, Carlo Battaglia, Xavier Bueno, Enrico
Paulucci, Fernando Farulli, Virgilio Guidi, Piero Tredici, Remo Brindisi,
Gualtiero Nativi, Luigi Spazzapan, Luigi Boille, Emilio Scanavino, Claudio
Verna, Arturo Bonfanti, Novello Bruscoli.
Ha come professori di università, tra gli altri, Giovanni Klaus Koenig, Leonardo
Savioli, Italo Gamberini, Franco Cardini, Edoardo Detti, Giovanni Raspollini,
Pierluigi Spadolini.
MOSTRE IN VARIE CITTA’ D’ITALIA TRA IL 1967 ED IL 1969
Tra il 1967 ed il 1969 partecipa a mostre a Fossato di Vico, Nocera Umbra,
Umbertide, Assisi, Macerata, Bastia Umbra, Bologna, Perugia, Serra San Quirico,
Riccione, Città della Pieve, Genova, Marsciano, Corciano, Ancona, Torino, Trevi,
Catania, Santa Maria degli Angeli, Serravalle del Chienti, Soliera Modenese,
Orvieto, Firenze, Marina di Ravenna, Genga ed ha occasione di conoscere
importanti artisti e critici d’arte come Gerardo Dottori, Luciano Maddoli,
Giorgio Spinaci, Adelmo Maribelli, Manlio Bacosi, Padre Diego Donati, Luciano
Bertacchini, Corrado Marsan, Antonio Bueno, Enrico Paulucci, Dino Carlesi.
Intanto Alfredo sostiene con regolarità gli esami universitari e nel 1969 trova
a Firenze una sistemazione più adatta alle proprie necessità di studio e di
lavoro : un piccolo alloggio nel quartiere periferico dell’Isolotto, nei pressi
dell’argine del fiume Arno, in un casale parzialmente ristrutturato. Ciò gli
consente di dedicarsi alla pittura rimanendo a Firenze e utilizzando ogni più
piccolo ritaglio di tempo, libero dagli impegni universitari.
IL POLITTICO D’ALTARE DEL COLLEGIO LA QUERCE IN FIRENZE.
Nel 1969 gli viene affidato l’incarico di realizzare un grande polittico per la
Chiesa del Collegio La Querce in Firenze . Il prof. Giuseppe Moretti scrive :”
Raponi è umbro, folignate, e il misticismo ce l’ha nel sangue. Così la sua
pittura, questa in particolare,sembra un felicissimo connubio tra la tradizione
mistica della sua regione e la concezione di una pittura verace, che dà una
risposta alla nostalgia di un Henri Matisse e del fauvismo per i colori puri e
autentici, per le gradazioni senza mescolanza e per i veri contrasti ben
marcati. In lui il colore diventa il vero linguaggio del quadro. Colori sapienti
che hanno le audacie di un Bonnard, giochi impeccabili e temerari al tempo
stesso di viola, verdi, azzurri, rossi …”
NCORA SUCCESSI PERSONALI
E nel maggio del 1970 partecipa a Prato alla 3^ Edizione del Premio “Città di
Prato”: la giuria presieduta dal prof. Mario Bergomi prende in esame le 399
opere partecipanti ed assegna ad Alfredo Raponi il settimo premio dell’Azienda
Autonoma del Turismo di Prato.
Nel luglio dello stesso anno ad Ancona la giuria presieduta dal prof. Gastone
Breddo gli assegna il sesto premio del XII° Concorso di Pittura “Riviera del
Conero”: oltre trecento i pittori concorrenti.
Nel settembre, una commissione presieduta dal prof. Franco Villoresi, esaminate
le 138 opere di artisti giunti a Panicale da ogni parte d’Italia per partecipare
al 1° Premio “Masolino da Panicale”, assegna il terzo premio ad Alfredo Raponi
per “uno dei quadri più “veri” per tenuta formale e per sintassi coloristica di
tutto il premio Masolino”.
E nel settembre, Mons. Giovanni Fallàni – Vescovo Presidente della Commissione
Pontificia Centrale d’Arte Sacra assegna il primo premio alla sua opera
intitolata “Christus frugifer” partecipante alla Mostra d’Arte Sacra di Orvieto.
Nel luglio del 1971, ancora a Panicale, nella meravigliosa cornice del Palazzo
San Sebastiano, Alfredo Raponi consegue il suo ennesimo successo personale :
- primo premio della sezione olio con l’opera “Paesaggio Umbro”.
- primo premio della sezione arte sacra con l’opera “Festa del Santo Patrono”.
- terzo premio della sezione arte grafica con l’opera “Alba di primavera”.
- secondo premio nell’estemporanea di pittura.
Il presidente della giuria, il pittore Roberto Calve gli conferisce un premio
speciale per il complesso delle opere presentate.
Ma intanto Alfredo sta anche completando la propria tesi di laurea in
architettura che sostiene il 9 dicembre del 1971.
Aggiornato il venerdì 27 marzo 2009 10.15.18 Paglianiti Giuseppe giuseppepaglianiti@gmail.com